Il carattere sicuro di un vaccino
non ne esclude il potenziale carattere dannoso.
E’ quanto stabilito dai Giudici
di legittimità.
Secondo la pronuncia in commento il
fatto che un vaccino sia qualificato dalla letteratura scientifica come sicuro
non ne esclude il potenziale carattere dannoso: il giudice deve accertare la
sussistenza del nesso di causalità tra l'inoculazione del farmaco e i
pregiudizi lamentati, tenendo conto non solo delle leggi statistiche, ma anche
delle acquisizioni probatorie.
Il caso trattato dalla Corte
aveva ad oggetto la somministrazione del vaccino antipolio.