domenica 10 settembre 2023

Assegnazione dei beni non comodamente divisibili – Cass. 15 dicembre 2022, n. 36736

 L'assegnazione dei beni non comodamente divisibili è subordinata al consenso dei coeredi.

Secondo la Suprema Corte nell'ambito della normativa di cui all'art. 720 c.c., l'espressa e specifica istanza del condividente interessato assurge ad imprescindibile presupposto dell'attribuzione, dovendosi escludere che i poteri discrezionali attribuiti al giudice della divisione dalla citata norma si estendano fino all'inclusione d'ufficio dell'immobile indivisibile nella porzione di un condividente che non ne abbia fatto esplicita richiesta, pur se titolare della maggior quota; analogamente, accertata la non comoda divisibilità di uno o più immobili ereditari, l'inclusione di essi nelle porzioni di più coeredi non può avere luogo se costoro non ne abbiano richiesta congiuntamente l'attribuzione, essendo in linea di principio vietato il c.d. raggruppamento parziale delle porzioni, cioè la divisione in lotti nell'interno dei quali si stabilisca comunione fra gruppi di condividenti, allorché non vi sia il consenso di costoro.

Iscrizione a ruolo senza contributo unificato – Cass. 14 dicembre 2022, n. 36542

 Secondo la Corte di Cassazione se l'introduzione del processo avviene in modalità telematiche, il cancelliere non può rifiutare la ricevibilità dell'iscrizione a ruolo degli atti non in regola con il regime del contributo unificato.

Il cancelliere, infatti, “non può rifiutare la ricevibilità dell'iscrizione a ruolo, ai sensi dell'art. 285, quarto comma, del d.P.R. n. 115/2002, degli atti non in regola con il regime fiscale previsto in materia di anticipazioni forfettarie (e contributo unificato) laddove l'introduzione del processo avvenga in modalità telematiche, mentre tale possibilità dovrebbe permanere nelle sole ipotesi di iscrizione a ruolo secondo modalità analogica”.